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IBIZA USHUAIA

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Ibiza Ushuaia: l’hotel da 415 stanze ritenuto uno dei migliori club al mondo

E’ un hotel lussuoso e maestoso, ma è anche un club: è l’Ibiza Ushuaia, ed è considerato uno dei migliori club del mondo secondo la rivista DJ Magazine. Si trova nella top ten dal 2015.

La sua capienza arriva fino a 7.000 persone e la sua peculiarità consiste nel fatto che alcune delle camere dell’hotel si affacciano direttamente sulla pista da ballo: in poche parole, potrete godervi lo spettacolo senza nemmeno metter piede fuori dalla vostra stanza!

Ma se non alloggiate all’Ushuaia non temete: potete comunque (ovviamente) accedere ai party, dove settimanalmente si riversano migliaia di persone. Quello dell’hotel, infatti, è un valore aggiunto, un’abile mossa di marketing per unire l’utile al dilettevole: perché non soggiornare proprio all’Ibiza Ushuaia, dove si ha a disposizione tanto il posto letto quanto buona musica a ritmo di EDM?

E lo sa bene Yann Pissenem, che non a caso ha avuto la geniale idea di fondere insieme l’idea di hotel e di club in un binomio tra i più azzeccati di sempre.

La discoteca ha ospitato pezzi grossi dello scenario musicale, tra cui DJ dello spessore di David Guetta, Calvin Harris, Armin van Buuren, Axwell, Sebastian Ingrosso, Avicii, Hardwell, Martin Garrix, Oliver Heldens e tantissimi altri.

Non solo, sotto il brand di Ushuaia, infatti, è anche nato un altro rinomato club: è l’Hï Ibiza, che ha preso vita dalle ceneri dello Space.

Ma come nasce Ushuaia? Scopriamolo insieme!

Ibiza Ushuaia

 

Ibiza Ushuaia: le origini

Ibiza Ushuaia nasce nel 2011 di fronte a quello che oramai è l’ex Space. Il suo padre fondatore è Yann Pissenem.

Il suo nome deriva dalla cittadina Argentina, che è la cittadina più a sud del mondo. Quando infatti si arriva ad Ushuaia, sul passaporto viene apposto un peculiare timbro con su scritto: “fin del mundo”, la fine del mondo.

Come mai Yann ha scelto questo nome? Semplice: quando arrivò a Platja d’en Bossa non c’era praticamente nulla, se non qualche localino e qualche chiosco. Yann, che si era trasferito a 20 anni a Barcellona per studiare turismo, aveva anche lavorato nel mondo dei bar, riuscendo addirittura ad aprirne 13. Un talento naturale, insomma. Ma il suo sogno era sempre stato un bar su un’isola lontana, magari alle Canarie o a Minorca. 

Poi, un giorno, la manna dal cielo: un suo amico dj lo chiama per proporgli di affittare un locale vicino allo Space. Yann ci sta, e parte alla volta di Ibiza. Tuttavia, la movida “ibizenca” è ben diversa da come se l’aspettava. Invece di esserci tante feste a tante ore, ce ne sono solo a tarda notte.

Allora è lì che ha il lampo di genio: e se ci fosse una fetta di pubblico stanca di aspettare le 23.00 per fare baldoria? E’ a quella fetta che Yann si dedicherà.

 

Ibiza Ushuaia: le feste in versione pomeridiana

Vi ricordate le discoteche anni ‘80 “in versione light pomeridiana” come cantavano gli 883? Ecco, così ma più in grande. Questo era l’Ibiza Ushuaia i primi tempi.

Yann infatti inizia ad organizzare delle feste dopo pranzo in quel ristorantino affittato davanti allo Space, e si tratta di una novità assoluta per il popolo della notte di Ibiza. Se dapprima il pubblico è disorientato e stranito, man mano che la voce si sparge, iniziano ad interessarsi.

Yann decide così di affittare un altro locale per espandersi: sceglie quello che si trova tra gli attuali Hard Rock Hotel e Ushuaia, dove ingaggia artisti di pregio come Luciano, Sven Vath, Tania Vulcano.

Ma arrivano i problemi…

 

La forte espansione causa disordini: serve un piano b

Dato che il locale messo su da Yann inizia ad attirare tanta gente a sé, troppa, visto che più volte alle sue feste è intervenuta la polizia, serve un piano B. E soprattutto, serve un piano B per tenere a bada l’associazione dei clubber di Ibiza, infastidita dal suo enorme e repentino successo, ed anche il proprietario dell’hotel di fronte all’Ushuaia.

Così Yann offre a quest’ultimo un rametto d’ulivo, simbolo di pace: va da Abel Matuses, proprietario dell’albergo, e gli chiede: “Ci mettiamo in società?”. Un'idea furba per tenerlo a bada, che gli avrebbe letteralmente spalancato tutte le porte del successo. Lui metteva il marchio Ibiza Ushuaia, Matues la struttura, per una collaborazione certamente felice, di lunga data, e tra le più azzeccate nella storia dei clubs. Matuses accetta. 

 

Ants: il party più grande è all’Ibiza Ushuaia 

Ma arriviamo ad oggi!

Tutti i sabati del 2023, all’Ibiza Ushuaïa presenterà il suo party: ANTS. 

Ovviamente, il party inizia a metà pomeriggio e mette in piazza i migliori dj dello scenario. E ancor di più quest’anno si faranno le cose in grande, dato che il party compie dieci anni.

Al tramonto del sole, è possibile godersi scenografie mozzafiato con giochi visuals strabilianti, il tutto contornato da ballerini vestiti da formiche, sempre per restare in tema. Il cast di quest’anno è composto da (in ordine alfabetico): Adam Beyer, Alisha, Archie Hamilton, Arielle Free, Boris Brejcha, Cloonee, Davide Squillace, Detlef, Dunmore Brothers, Eats Everything, Eli & Fur, Fleur Shore, Franky Rizardo, HoneyLuv, Hot Since 82, Ilario Alicante, John Summit, Joris Voorn, Kölsch, Latmun, Lauren Lane, Loco Dice, Mason Collective, Matthias Tanzmann, Maya Jane Coles, Miane, Maze & Masters, Paco Osuna, Richy Ahmed, Salomé Le Chat, Silvie Loto, Skepta, Solardo, Wade e Wheats.

Le danze si aprono il 6 maggio e dureranno fino al 30 settembre. Siete pront*?

 

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 Cerchiamo una nota dolente: i costi 

Se vogliamo trovare un difetto ai party all’Ibiza Ushuaia è il prezzo. Cosa che gli è un po’ stata “rimproverata” dai suoi avventori, ma anche dagli stessi dj. Proprio Guetta ha detto che il prezzo per il suo biglietto era a “bit too much”.

In proposito, è stato lo stesso Pissenem a rispondere: “Il biglietto per lo show di David Guetta all’Ushuaïa, con quella grandissima produzione all’aperto, costa intorno ai 50 euro. In agosto la sua serata al Pacha arriva anche a 80/90 euro. Usiamo i soldi per pagare la produzione in modo che tutti possano godere di un bellissimo spettacolo di qualità. Cerco di non alzare troppo i prezzi, di non superare quella cifra. A Ibiza la cosa sta un può sfuggendo di mano e credo che l’economia dell’isola potrebbe risentirne se soprattutto gli hotel non abbassano un po’ i prezzi. Guardando all’evoluzione dei prezzi dei club, vedo che negli ultimi cinque anni i prezzi sono più o meno gli stessi, anzi a volte sono più bassi, a parte qualche eccezione. Gli affitti e gli hotel sono troppo cari. I miei lavoratori faticano a trovare un posto letto. Adesso Ibiza non è l’unico posto dove vedere i grandi dj. Ci sono festival in tutto il mondo quindi l’isola non è più così esclusiva in questo senso. È incredibile per tutte le sue caratteristiche, ma se i prezzi aumentano ancora potrebbe diventare un problema”.

 

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