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HI IBIZA: IL CLUB DELL’ATMOSFERA MAGICA

  • 4 min read

Hi Ibiza: il club dell’atmosfera magica

Hi Ibiza è un club abbastanza giovane (è nato nel 2017) ma ha già cavalcato l’onda della fama, diventando in poco tempo un punto di riferimento per gli amanti della techno.

HI Ibiza

L’atmosfera è inconfondibile, il sound travolgente, ed è forse proprio per tali ragioni che è una delle discoteche più famose al mondo. Certo, sicuramente il fatto di trovarsi in un punto strategico, cioè quello dove una volta sorgeva lo storico Space, ha certamente spianato la strada a questo club, ma il segreto del suo successo, ovviamente, non si basa solo su questo.

Andiamo insieme alla scoperta dell’Hi Ibiza.

Hi Ibiza, il club firmato Ushuaia entertainment 

Hi Ibizaha aperto i battenti grazie allo “zampino” dell’Ushuaïa Entertainment, la compagnia proprietaria dell’iconico hotel.

Il club è dotato di due sale: Theatre y Club. Ha poi tre zone open-air, che vantano la nomea di essere dotate delle migliori tecnologie audio-video. La capienza è di 5000 persone. Ogni notte è diversa all’Hi Ibiza, perché contraddistinta da una ambientazione e una scenografia differente, cosa che la rende il posto perfetto per non annoiarsi mai.

Sulla sinistra dell’entrata si trova il Magic Garden: un giardino di fibre ottiche con 3 bar, una bancarella del merchandising, corner per gli shottini. Un’ atmosfera magica e particolare, di cui non ci si può che innamorare.

Sempre in tema giardini, il club culmina poi nel Secret Garden, circondato da cinque tende da capi indiani in cui potersi sedere e rilassare. Una zona “zen” e più silenziosa, che non viene raggiunta dalla musica.

C’è persino una console nei bagni, che sono rigorosamente unisex: “Abbiamo molti bagni puliti e illuminati. La console nel bagno fa parte dell’esperienza. Il party nel bagno ovviamente è una cosa che rimane al clubber e che racconta quando torna a casa i suoi amici. Fa parte della follia di Ibiza”, riferisce il fondatore Yann Pissenem. L’angolino niente male, non a caso, è stato ribattezzato il Wild Corner.

Gli ospiti che si sono avvicendati all’HI sono nomi di spessore: da Martin Garrix, a Eric Prydz, da Fisher ai Martinez Brothers e Black Coffee. 

Ma quale è la filosofia dietro l’HI Ibizae chi è il suo fondatore? Conosciamolo insieme!

 Yann Pissenem: l’uomo dell’HI Ibiza

Yann Pissenem è il fondatore dell’HI Ibiza. E’ arrivato sull’isola che era il 2008, quando ancora c’era solo il Bora Bora. La spiaggia, riferisce l’imprenditore a DjMag Italia, “era vuota con intorno pochi hotel a due stelle. La fine del mondo. È qui che ho cominciato a organizzare le feste dopo pranzo. Nessuno ci credeva. Invece la gente ha iniziato ad arrivare da subito”.

Pissenem racconta di aver sin da subito puntato sulle decorazioni, e di aver capito che il suo era un prodotto che funzionava. Dopo di che, “d’inverno i due soci hanno venduto il locale e mi sono trovato nella condizione di trovare velocemente qualcos’altro per il mio brand. Il locale era loro ma il brand Ushuaïa era mio. Ho atteso un po’, poi ho affittato il locale che si trovava tra le dune tra gli attuali l’Hard Rock Hotel e Ushuaïa dove ho cominciato a fare le cose in grande ingaggiando artisti come Luciano e Sven Väth che suonavano anche 12 ore back to back”.

Ma ben presto, per Yann iniziarono i primi problemi: “Disturbavamo ma ancora nessuno era venuto a dirci niente. Chiudevo la domenica perché c’era lo Space. Alla mia chiusura del 2009 Richie Hawtin, Luciano, Loco Dice e Marco Carola hanno suonato di fronte a 14 mila persone sulla spiaggia. Questo ha dato fastidio e dall’anno seguente ho cominciato a ricevere pressioni da ogni parte, dalla polizia al direttore dell’associazione del clubbing delle Baleari”.

Eppure, gli abitanti dell’isola e gli altri “concorrenti” non erano gli unici a essere infastiditi dal successo di Pissenem: anche il proprietario dell’hotel lì vicino, Abel Matuses, diceva che le feste di Yann disturbavano gli ospiti della sua struttura, e le scaramucce tra i due erano addirittura arrivate ai dispetti reciproci. “Mi staccava la luce, o veniva direttamente da me a lamentarsi”, racconta Yann.

La cosa divertente è che Abel oggi è il suo socio: “Mi sono seduto a tavolino con Matuses e gli ho detto che se non potevo farlo lì avrei potuto farlo in uno dei suoi hotel. Gli ho proposto di trasformare uno di quelli in un parco giochi per adulti. Porto il mio brand, il mio staff e trasformiamo uno dei tuoi hotel in un anfiteatro, gli ho detto. Dopo qualche incontro ha capito che era una grande idea e che era pronto ad investire sul progetto. Ricordo il momento in cui con mio fratello abbiamo iniziato a lavorare direttamente sulle mappe dell’albergo. Abbiamo cominciato a pensare a dove costruire lo stage e come creare la nostra idea in una location all’aperto. Poi sono partito per Bali dove ho comprato gran parte delle decorazioni con le quali abbiamo addobbato l’hotel. Abbiamo pensato subito di usare l’albergo come un anfiteatro che avvolgesse il palco che avrebbe dovuto ospitare spettacoli elettronici su larga scala”. 

Il resto poi è venuto da sé.

Hi Ibiza eletto miglior club al mondo

L’anno scorso una grandissima svolta è arrivata per l’Hi Ibiza, che ha conquistato la vetta dei 100 migliori club al mondo nella classifica stilata da Dj Mag.

Il sondaggio e la relativa vincita si è basato sulle preferenze dei lettori e del clubbers, che lo hanno decretato il migliore club al mondo.

Per tutto quello che il club ha da offrire, e in rapporto alla qualità, possiamo dire che i prezzi, seppure possono variare in base alla serata, sono abbastanza moderati e non si discostano tanto dai prezzi generali delle discoteche dell’isola: in media, un biglietto per entrare all’HI Ibiza parte dai 50 euro.

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